Orgia, chimera dall'occhio vitreo, Dal soffio ardente che i sense incendia, Tu a me, dell'alta notte nel glauco mister silente, Invan ritorni... Non più dai tuoi sguardi ammaliato Sarà il mio cor! Nè più m'avvince a te la voluttà . Ma ho terror del doman; Un vigliacco terror Che l'onor mio combattere non sa!
O soave visïon di quell'alba d'april, O visïon gentil d'amore e di splendor! Nell'abisso fatal, dove caduto io son, Rimpianta visïon. Ah! te il mio pensiero evòca sempre ancor! Sovra un sereno cielo si disegna il profil, Dolcissimo, dell'angoli che m'amò!